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    Ursa Major

    Campocatino e l’Eremo di San Viano: un tuffo nel passato

    A sei chilometri da Vagli di Sotto, si trova una piccola conca erbosa modellata da un antico ghiacciaio sospeso e sovrastata dal monte Roccandagia: è Campocatino, piccolo villaggio di pastori, lontano dal caos e dal traffico cittadino.

    In questo alpeggio delle Alpi Apuane si vive a ritmi differenti da quelli a cui siamo abituat.

    Si alloggia in casette in pietra, quasi tutte ritrutturate.

    Un tempo, queste casette erano usate dai pastori per l’alpeggio estivo.

    Proprio ai pastori è dedicato un monumento, all’inizio del borgo, che è stato installato nel 2013.

    Da qui inizia una stradina, in leggera salita, che gode una bellissima vista sul lago di Vagli, il monte Sumbra e il Roccandagia, che permette di giungere all’Eremo di San Viano.

    Dopo un breve tratto di strada sterrata si imbocca un sentiero segnato come innesto al sentiero 35, seguendolo attraverso prati di felci e castagneti. Il sentiero torna sulla strada sterrata, ora immersa nei castagni, fino a una grande croce di legno: qui si abbandona il sentiero CAI e si continua a seguire le indicazioni per San Viano, il sentiero inizia a scendere ripido ma sempre sicuro e ben attrezzato con un parapetto e corrimano in legno, arrivando in breve sotto la rupe dell’eremo

    La storia del Santo è molto interessante, perché San Viano è considerato santo solo dei pastori.

    Un Santo, tra l’altro, anche abbastanza irascibile, dal momento che si racconta che che fece restare ciechi alcuni briganti e precipitare nel fiume un tizio che aveva bestemmiato e che fece schiacciare sotto un masso un cavatore solo perché non rispettava il riposo festivo.

    L’Eremo è incastonato nella parete rocciosa e una volta era raggiungibile soltanto attraverso una catena stesa all’interno di un fosso.

    Oggi vi si accede attraverso questa stradina ripida e un po’ impegnativa, ma sicura.

    Anche se di solito è chiuso, si può visitare chiedendo le chiavi presso il ristorante “Il rifugio”.

    L’esperienza di aprire da sé il piccolo portone che dà accesso alla chiesetta rupestre è molto emozionante, anche perché si ha accesso al piccolo terrazzo, incastonato, come l’eremo, nella parete rocciosa: a parte la bellezza del paesaggio circostante, la sensazione è quella di sentirsi padroni della rupe.

    La passeggiata da Campocatino all’Eremo dura circa due ore, andando a passo tranquillo, per godersi tranquillamente la natura circostante e la salutare passeggiata.

    Anche al ritorno vi è qualche piccola salita e qualche dislivello, ma si tratta di un sentiero che non necessita di particolare esperienza.

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